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Problemi fitosanitari, come si pone l’Europa

Nei primi mesi del 2015, i Ministeri di Italia, Francia e Spagna, si sono riuniti a Madrid per discutere dei problemi fitosanitari che stanno colpendo i rispettivi paesi.

E’ emersa inizialmente un’analisi di quegli organismi che stanno proliferando nei paesi in summit. Xylella, batteriosi del kiwi il Citrus Black Spot (CBS) degli agrumi, sono solo alcune tra le principali malattie che stanno colpendo le coltivazioni. Origine delle patologie è senza dubbio il mercato globale, che sempre più con i suoi commerci sta facendo giungere gli infestanti da paesi come Costa Rica, Asia o Sudafrica.

Si è giunti alla necessità di attivare un sistema comunitario che con una attività di prevenzione efficace e di intervento immediato, riesca ad impedire la proliferazione delle malattie nelle nostre coltivazioni.

Altro argomento dell’incontro è stato l’utilizzo dei prodotti fitosanitari, relativamente soprattutto a tutte quelle colture denominate come minori o orfane (Regolamento 1107/2009 – art. 51), e cioè tutte quelle aree che non interessando superfici importanti, non necessitano di principi attivi specifici.

Altro passo relativamente all’utilizzo di strategie comunitarie in materia di fitofarmaci, è stato il mutuo riconoscimento a livello europeo, che riguarderà i principi attivi in uso sulla stessa fascia climatica e la deroga all’utilizzo di particolare tipologie di prodotti in casi eccezionali di emergenza fitosanitaria. Il tutto sempre sotto il controllo Ministeriale, al fine, non solo di essere tempestivi in ottica di emergenze fitosanitarie, ma di evitare le possibili concorrenze sleali che potrebbero generarsi.

In Italia, la normativa in vigore che regolamenta l’utilizzo dei prodotti fitosanitari è la Direttiva 2009/128/CE del Parlamento Europeo, recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 150 del 14 agosto 2012 e con il Decreto del 22 gennaio 2014.

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