Sono state pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n.33 del 09/02/2017, le Linee Guida che delineano i nuovi criteri per la costruzione delle nuove residenze universitarie, rigorosamente eco sostenibili e a basso impatto ambientale.
A tale scopo sono stati messi a disposizione di regioni e aziende per le residenze pubbliche e per le università statali, 18 milioni di euro all’anno per il triennio 2016/2018.
Per quanto riguarda le residenze universitarie lo scopo è la compatibilità e la riduzione dell’impatto ambientale. Le nuove strutture dovranno tener conto della salvaguardia dell’ambiente, dopo un accurato studio di fattibilità. Tale studio dovrà tener conto della caratterizzazione del sito (in base alle fonti di energia rinnovabile) e dei fattori ambientali che potrebbero subire variazioni dall’intervento (come ad esempio l’aria, l’acqua, il suolo e il paesaggio). Inoltre dovrà tener conto della limitazione dei consumi di energia, tale da migliorare gli impianti energetici e proiettarsi sempre di più verso le fonti rinnovabili.
Per salvaguardare al meglio l’impatto ambientale, le nuove strutture dovranno essere costituite principalmente da materiali riciclati e volti al riutilizzo, in un’ottica di ottimizzazione del costo globale dell’intervento.
Un altro aspetto importante di cui tener conto è l’adeguata integrazione di queste strutture universitarie nel contesto cittadino, da localizzare in modo tale da poter usufruire di ogni tipo di servizio. Tale dislocazione dovrà agevolare lo spostamento tra le sedi universitarie, con distanze percorribili a piedi o in bicicletta o nei pressi delle fermate dei mezzi pubblici.
Anche lo spazio all’interno prevede un’adeguata ripartizione degli spazi, sia di carattere privato (studio e riposo) che semi-collettivo (spazi di socializzazione). In tali spazi sono previsti metodi per facilitare l’orientamento ad ogni tipo di utente e prevedono la dovuta integrazione delle tecnologie informatiche e multimediali.
Per maggiori informazioni, visita il testo completo al link: normativa sui nuovi alloggi universitari con minore impatto ambientale.
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